Cento anni di Gianni Rodari
Omaggio a G. Rodari
Un lungo viaggio di Gianni Rodari
Un lungo viaggio voglio fare,
i bimbi del mondo andrò a trovare.
Ad uno ad uno li voglio vedere,
per sapere
come stanno, che fanno,
se vanno a scuola o non ci vanno,
se una mamma ce l’hanno
se hanno un papà che va a lavorare
e almeno una sorellina per giocare.
Voglio sapere chi rimbocca
le coperte dei loro lettini,
chi li sgrida se i ditini
si mettono in bocca,
se c’è chi pettina i loro capelli
con il pettine bagnato
e se è stato rattoppato
lo strappo nei calzoncini belli.
Voglio essere sicuro
che nessuno abbia paura quand’è scuro
che abbiano tutti vicino al cuscino
un bel sogno da sognare,
e una nonna che li tiene per mano
e l’Uomo Nero fa stare lontano.
E dirò loro: “Buongiorno, bambini,
bianchi, gialli, morettini,
bimbi di Roma e di Santa Fé,
color di latte o del caffè,
bimbi ridenti di Mosca e Pechino,
o poveri fiori falciati
nel Paese del Fresco Mattino,
bimbi dal ciuffo nero o biondo
buongiorno a tutti i bambini del mondo”.
Questa filastrocca “Un lungo viaggio” tratta dal “Il secondo libro delle filastrocche” e pubblicata per la prima volta il 1 giugno del 1952 sul periodico “Noi Donne”, è sicuramento il manifesto culturale che meglio annuncia e rappresenta la funzione pedagogica e formativa, che permea la vasta opera letteraria dello scrittore Gianni Rodari.
Leggendo le sue storie, i versi delle sue filastrocche è chiaro che lo scopo non è solo di divertire e di far evadere i bambini dalla quotidianità, ma, anche, di educarli, di spingerli con gentilezza, fantasia e semplicità a diventare dei buoni adulti, dei saggi e consapevoli cittadini che abbiano a cuore gli altri, la comunità e il mondo.
Le sue storie piacciono a tutti, grandi e bambini, perché pur utilizzando semplicità e immediatezza, riescono a descrivere sentimenti e concetti universali e profondi.
Ricordare Gianni Rodari, ai cento anni della sua nascita, significa, per l’appunto, rendere omaggio allo scrittore italiano per l’infanzia, che più di ogni altro ha saputo “entrare” nel mondo dei bambini e scatenare la loro fantasia. I suoi libri, i suoi personaggi e il suo modo di raccontare la vita, sono moderni e attuali ancora oggi. Espressione di qualcosa di universale e senza tempo.